Riepilogo
Una casa non è solo un luogo fisico, ma può anche essere uno stato mentale. La sensazione di un tessuto, il profumo di una spezia o il suono di una nota possono riportarci a un tempo e a un luogo precisi. Che sia un ricordo positivo o negativo, il concetto di casa contribuisce a formare chi siamo.
Scopo
Realizzare una piccola mostra digitale visualizzabile su un semplice computer.
Punti salienti
La mia proposta esplora il tema concettuale "Memories From The House" reinterpretando "la casa" non come spazio fisico, ma come il cervello stesso, un luogo dove sono custodite esperienze, memorie e identità. L'esperienza inizia con una schermata di benvenuto che presenta una citazione di Emily Dickinson: "The brain is wider than the sky.". Questa frase è stata scelta per evocare la natura vasta e sconfinata della mente umana, impostando il tono della mostra.
Lo schermo passa poi a una seconda fase, dove compaiono i testi "Memories located in Hippocampus" e "Access requested", introducendo l'idea del recupero della memoria e posizionando lo spettatore come qualcuno che entra nella mia mente. In basso, infatti, una barra si riempie progressivamente mentre le immagini vengono caricate e renderizzate.
Segue la terza schermata, dove un anello di 54 opere crea un'interfaccia simile a un museo al centro della scena, accompagnata da una colonna sonora che contribuisce all'atmosfera. Le opere sono suddivise in tre fasi della vita: Infanzia, Adolescenza ed Età adulta. Ogni sezione è chiaramente etichettata, richiamando la struttura di una galleria. Le opere sono presentate come parallelepipedi 3D incorniciati e hanno targhette sottostanti che mostrano la data. Cliccando su una di esse, si apre una descrizione, proprio come nei pannelli informativi di una mostra reale.
Lo sfondo è composto da sfere che si muovono lentamente, evocando i neuroni cerebrali. Il loro aspetto è simile anche a delle stelle, richiamdo quindi la citazione della Dickinson e sfumando il confine tra cielo e mente. Gli utenti possono navigare nello spazio usando le frecce della tastiera, simulando così l'atto fisico di muoversi all'interno del museo.
Inoltre, gli utenti possono modificare il colore (bianco/blu) dei neuroni e di altri elementi della terza schermata. Possono anche ripristinare la visuale e la rotazione cliccando sull'icona della casa.